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Il metodo Fanchini: alla scoperta del nuovo preparatore atletico della Roma

Maurizio Fanchini sta già lavorando a Trigoria, nonostante manchi ancora l'ufficialità: ecco il nuovo collaboratore scelto da Eusebio Di Francesco

05 Luglio 2018 - 06:00

Allenamento sì, ma non troppo. E poi, attenzione maniacale al recupero degli infortunati. Per chi volesse approfondire la conoscenza di Maurizio Fanchini viene in soccorso il web. Sulla rete ci sono una serie di lezioni tenute dal nuovo preparatore atletico della Roma che evidenziano proprio le due componenti citate come tratto distintivo della sua attività. "Associazione e predizione tra carico di allenamento e infortuni nel calcio" è il titolo di un suo intervento, attraverso il quale spiega la sua metodologia di lavoro, fatta di risultati raggiunti attraverso l'allenamento.

Un collegamento, sottolinea il preparatore, che è tenuto insieme da due aspetti: la fatica e la capacità di non sentirla. Più è basso il carico di allenamento, più la performance sarà bassa. Ma non è vero il contrario, perché studi dimostrano che quando il carico è troppo, il risultato non è proporzionato. Anzi, le peggiori performance si raggiungono quando i carichi sono agli estremi. Stesso discorso per gli infortuni: sono a rischio sia i calciatori che si allenano poco sia quelli che si allenano troppo.

Nell'allenare - continua Fanchini - occorre creare un giusto mix tra le modalità dello staff e le caratteristiche dell'atleta. La metodologia dell'allenamento applicata al singolo calciatore viene definita "carico interno", che ha la capacità di stimolare l'organismo verso il miglioramento dei risultati sportivi.

Fanchini è stato anche autore di un approfondito studio, oggetto di conferenze nelle università, sul ritorno in campo dopo gli infortuni. In particolare, la sua attenzione si è focalizzata sul recupero dei calciatori che hanno subito la rottura del tendine rotuleo. Uno studio nato da un'esperienza diretta, sperimentata sul campo d'allenamento dell'Inter quando Fanchini ne curava la preparazione atletica.

Quarantasette anni, laureato in scienze motorie, Fanchini non è certo un nome e un volto sconosciuto per Eusebio Di Francesco. Il nuovo preparatore, infatti, arriva dal Sassuolo dove ha lavorato nelle ultime quattro stagioni, ennesima tappa di un curriculum professionale che lo ha visto operare anche in ambiti diversi da quelli del calcio. Prima del Sassuolo, era stato il preparatore atletico dell'Inter con cui ha lavorato per tre stagioni, dal 2011 al 2014. Il suo nome è stato segnalato proprio dal tecnico.

Nella prossima stagione, la Roma avrà uno staff di preparatori atletici, ognuno dei quali curerà un determinato aspetto degli atleti. Fanchini, infatti, affiancherà i preparatori atletici Nicandro Vizoco e Manrico Ferrari. Hanno salutato, invece, Darcy Norman e Ed Lippie, giunti alla fine del loro contratto e che, alla fine della passata stagione – dopo tre anni di lavoro in giallorosso – hanno preferito tornare negli Usa. Sebbene il suo arrivo non sia stato ancora ufficializzato, Fanchini da lunedì scorso è già a Trigoria, dove ha cominciato a torchiare i primi giallorossi.

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