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I Pm non hanno dubbi, lo Stadio della Roma può andare avanti

La conferma - Ielo e Zuin l’hanno detto ai legali di Parnasi (oggi trasferito a Roma da San Vittore?). La procedura non è intaccata

22 Giugno 2018 - 09:03

La giornata di ieri ha fatto registrare alcuni importanti passi in avanti nell'inchiesta della Procura di Roma sulla rete di rapporti di Luca Parnasi. Intanto, e per noi questo è fondamentale, è stato chiarito ancora una volta come l'inchiesta "Rinascimento" non riguardi lo stadio della Roma, e che anzi non vi sono elementi che possano mettere in dubbio la liceità del percorso sin qui svolto. Motivo per cui per i magistrati la procedura può ripartire. Lo hanno riferito i legali di Luca Parnasi, Emilio Ricci e Giorgio Tamburrini, dopo un colloquio con gli inquirenti: «I pubblici ministeri hanno assicurato - hanno spiegato i penalisti - che non ci sono elementi che possano bloccare la procedura per il nuovo stadio». Questa comunicazione dei pm Ielo e Zuin sarebbe stata già comunicata sia alla As Roma che al Comune di Roma, entrambi considerati parte lesa in questa storia.

I passaggi decisivi

Questo passaggio è fondamentale per la possibilità che non si perda troppo tempo nella verifica in corso negli uffici comunali prima di riprendere il percorso interrotto. Come pure è fondamentale la decisione, resa nota anche questa ieri, di Luca Parnasi di dimettersi da amministratore di Eurnova. Questo permetterà all'assemblea dei soci della società di nominare, presumibilmente entro questa settimana, un nuovo amministratore (una figura magari terza con un compito ben preciso) o ricorrere a un curatore (anche qui con un mandato ben preciso). L'obiettivo è quello di salvare il salvabile e cedere, per quanto possibile, la partecipazione al progetto stadio e i terreni di Tor di Valle, cercando di massimizzare il profitto, anche se appare improbabile che si possa parlare delle cifre ipotizzate prima dell'inchiesta con DeA Capital (200 milioni di euro). Bisognerà trovare un compratore che potrebbe essere la stessa società del gruppo De Agostini con cui si stava trattando, un nuovo socio o anche lo stesso James Pallotta, che potrebbe essere spinto in questa fase (e con il supporto di Goldman Sachs, già partner del magnate di Boston nell'operazione dello stadio) a portare avanti l'impresa da solo.

Parnasi trasferito

Tutto questo avviene indipendentemente dalle voci che invece vorrebbero ogni novità da Piazzale Clodio come una pietra tombale sulle ambizioni del club giallorosso. Così è per esempio sulla notizia della scarcerazione di Luca Caporilli, braccio destro di Parnasi, che avrebbe deciso di collaborare con gli investigatori (contrariamente ai suoi colleghi e al vicepresidente del Consiglio Regionale Adriano Palozzi, che ancora si avvalgono della facoltà di non rispondere). Per ore si è speculato su questa "collaborazione" leggendola come una pessima notizia sul fronte stadio. Invece come abbiamo visto, anche alla luce delle rivelazioni di Caporilli, per i pm lo stadio può andare avanti. Oltre a Caporilli è stata disposta la scarcerazione (con obbligo di firma) anche per l'ex assessore regionale Michele Civita, che in queste ore si è dimesso da vicepresidente del gruppo regionale del Pd e da membro della commissione Urbanistica, Trasporti e Rifiuti. Passaggio evidentemente fondamentale ai fini della sua messa in libertà. Luca Parnasi invece verrà finalmente trasferito da San Vittore a Roma, forse già in questa notte.

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