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Pallotta: "Roma estranea ai fatti. Vendere? Non l'ho mai detto"

Il presidente giallorosso: "Non vedo perché il progetto dovrebbe fermarsi. Costruiremo lo stadio. Tutto è stato fatto in maniera trasparente"

La Redazione
13 Giugno 2018 - 11:07

"Non vedo perché questa cosa debba riguardarci sullo stadio". Così James Pallotta ai cronisti presenti davanti al "De Russie": "Vendere la Roma? Ho detto che me ne sarei andato solo in caso di ulteriori ritardi sull'iter, ma non vedo perché debbano esserci, visto che la Roma non ha fatto niente di male. Dovremmo aver approvato lo stadio.

Molta gente è preoccupata che il progetto potrebbe bloccarsi se queste cose venissero confermate...
Nel caso in cui queste cose venissero confermate dovrete venire da me a Boston. Non vedo perché dovremmo vedere il progetto bloccarsi, troveremo una soluzione."

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È fiducioso sul l'iter del progetto?
"Non so, tutto quello che sta succedendo l'ho letto dalla stampa, ma la Roma è estranea. Dal mio punto di vista la Roma non c'entra, costruiremo lo stadio. Tutti vogliono lo stadio, costruiamolo. Tutto è stato fatto in maniera trasparente, la Raggi ha detto che era tutto ok. Non dovremmo avere problemi. Vedremo più avanti: è stata una bella vacanza, a parte le ultime 2 ore"

Ha sentito Raggi o Parnasi?
"Non credo abbia il cellulare in galera, non ho parlato con nessuno."

Sedici indagati

"La Roma non c'entra nulla", ha dichiarato il procuratore aggiunto Paolo Ielo nella conferenza stampa che si è tenuta a Piazzale Clodio in merito all'operazione "Rinascimento". Sedici indagati nel provvedimento: sei sono in carcere e tre ai domiciliari. I reati contestati sono: associazione a delinquere, due reati di traffico d'influenza, quattro fatture per operazioni inesistenti, cinque reati di corruzione e due illeciti finanziari. 

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