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Roma, Lukasz Skorupski: "Niente scuse, voglio giocare di più"

Il portiere polacco dei giallorossi in un'intervista in patria ha dichiarato: "A fine stagione parleremo. Ho ambizioni più grandi che stare seduto in panchina"

La Redazione
15 Maggio 2018 - 16:22

Lucasz Skorupski, secondo portiere della Roma, ha parlato in un'intervista al periodico polacco Sportowefakty del suo futuro. Queste le sue parole:

Hai giocato solo una partita della Coppa Italia in questa stagione.
"Ho più ambizioni che stare seduto in panchina. L'anno prossimo deve cambiare. Anche così, non credo che la stagione in corso sia stata persa. Il mio allenatore è uno straordinario specialista, Marco Savorani. Forse non gioco, ma grazie a lui so che sono migliore di 12 mesi fa".

Non senti che il tempo scorre? Hai 26 anni, un grande talento, e quasi per l'intera stagione viene risucchiato in panchina.
"Sono una seconda scelta a Roma. Il primo è Alisson Becker. Il brasiliano è cresciuto a Roma per essere uno dei migliori portieri del mondo. Vedremo cosa succederà il prossimo anno. Io devo giocare".

Dipende più dalle tue capacità o dal fatto che Alisson possa lasciare il club.
"Non guardo i miei rivali, ma me stesso. Questo è l'unico modo giusto. Dopo la stagione, parlerò con i dirigenti dicendo che voglio giocare regolarmente, indipendentemente da dove mi trovo. E non ci sono scuse".

E hai già avuto tali conversazioni?
"Le ho sempre. Monchi ha detto che Alisson non può uscire, che è forte, lo capisco, è vero, ma non posso accettarlo. Preferisco guardare i miei affari. Inoltre, c'è la nazionale".

Come ricordi la rivincita contro il Barcellona?
"Il video dal nostro spogliatoio dopo l'incontro dice molto. Il presidente del club si gettò nella fontana. Dopo una partita del genere, penso che solo un tifoso della Lazio potrebbe farmi pagare un conto in un ristorante. In particolare mi è rimasto impresso il discorso di De Rossi".

Cosa ha detto?
"Prima della stagione abbiamo stabilito un'esclamazione comune, quando ci salutiamo negli spogliatoi. Niente di speciale, ma lì sembrava speciale. Era difficile credere che potessimo lottare per la qualificazione".

Totti ha detto che tu sei il migliore, un portiere migliore di Gianluigi Buffon alla tua età?
"Sì. Ma era cinque anni fa. Totti dopo la partita con il Barcellona è venuto nel nostro spogliatoio, era come se fosse uno di noi. Ha pianto di gioia.

Sei rimasto sorpreso che a Roma Francesco Totti è probabilmente importante tanto quanto il Papa? Sai già chi è più importante in città?
"Totti. Nessun dubbio".

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