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Monchi: "Indescrivibile la felicità contro il Barça. Plusvalenze necessarie"

Il direttore sportivo della Roma ha concesso una lunga intervista in Spagna

La Redazione
19 Aprile 2018 - 21:47

Il direttore sportivo della RomaMonchi, ha rilasciato una lunga intervista a El Economista. Ecco alcune dichiarazioni del dirigente romanista. "Quando le cose ti vanno bene, è obbligatorio tenere i piedi per terra. Da bambino mi hanno sempre detto che bisogna avere pazienza per ottenere risultati e la vittoria contro il Barcellona è stata un'ulteriore prova che non mi stavano dicendo bugie". Sul suo metodo di lavoro. "Economicamente parlando prima di fare acquisti, bisogna comprendere in quale club si sta lavorando. Una volta che ho conosciuto bene la squadra, inizio a fare le prime operazioni. A Siviglia siamo partit quasi da zero, mentre la Roma aveva già fatto queste prime tappe, ma questo non vuol dire che non bisogna continuare a generare plusvalenze per continuare a crescere. La cosa fondamentale è trovare talenti che raggiungano quotidianamente risultati sportivi eccellenti e che in futuro ci aiutino a produrre entrate"

Le critiche e l'impresa contro il Barcellona

"Quando sei da 30 anni nel mondo del calcio, metti in conto che ci saranno dei momenti difficili. Però bisogna sapere superarli. Se hai la coscienza tranquilla alla fine il tempo ti dà ragione. Spero che si smetta di parlare della vittoria contro il Barcellona e che si dica che la Roma è arrivata in finale. A differenza di James Pallotta, che ha festeggiato la qualificazione con un bagno in fontana, Monchi ha passato una serata tranquilla dopo la partita. "Non sono il tipo che si lascia andare a troppi festeggiamenti, mi ricordo che sono arrivata a csa molto felice e che sono andato tranquillamente in camera mia". Diverso lo stato d'animo prima della gara. "Durante la settimana sapevamo che avremmo avuto le nostre opportunità. Una delle chiavi della vittoria è stato l'aspetto fisico. Tutte le palle sporche erano nostre. Quello che abbiamo vissuto allo stadio è stato incredibile perché i tifosi e i calciatori si sono fusi in uno stato di felicità assoluta che ancora oggi non sono in grado di descrivere". Il pensiero va anche al suo Siviglia. "Magari il Siviglia avesse eliminato il Bayern Monaco. Quando la Roma ha battuto il Barça ho dormito molto bene, ora tocca al Siviglia in Coppa (il 21 aprile finale di coppa del Re contro i catalani, ndr)".

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