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Frongia: "Così recupereremo Campo Testaccio: sarà un luogo d'eccellenza aperto al territorio"

L'Assessore allo Sport del Comune: "La Roma? Parliamo con molte società, ma non posso dire di più. Il vincolo sulla tribuna di Lafuente? Stupisce che arrivi solo adesso"

08 Novembre 2017 - 11:00

Pochi giorni fa abbiamo descritto le novità che riguardano il futuro di Campo Testaccio. L'area sarà bonificata e il Municipio proporrà al Comune una sistemazione temporanea, in attesa che l'amministrazione individui il progetto definitivo. Nel frattempo, il Comune ha chiesto al tavolo "Roma" col Governo i fondi per la riqualificazione dell'area e per la costruzione di un nuovo centro sportivo. Ne abbiamo parlato con chi al momento ne sa più di tutti, l'Assessore allo Sport del Comune Daniele Frongia.

Assessore, l'area è o non è nelle piene disponibilità del Dipartimento Sport?

Abbiamo espunto Campo Testaccio dal Programma Urbano Parcheggi, ma è ancora nelle disponibilità del Dipartimento Mobilità. Ho chiesto agli uffici di portarlo dalla Mobilità allo Sport. Poi faremo un avviso pubblico per recepire i progetti. Abbiamo già diverse proposte: siamo felici ma vogliamo vederle nero su bianco. Per fare queste due cose ci vorrà qualche mese.

Ha dichiarato che nel 2018 porterete risultati concreti.

Ora ci dedichiamo alle attività propedeutiche, per il prossimo anno invece voglio realizzare col Municipio una soluzione temporanea, come per il Flaminio, per intenderci. Ma dipende anche da quali proposte arriveranno. L'obiettivo finale è però quello di realizzare una soluzione definitiva attraverso l'iter previsto dalla legge per il project financing. Al tavolo di lavoro "Roma" tra il Ministro Calenda e la Sindaca Raggi abbiamo richiesto fondi per rifarlo come vorremmo, per metterlo a bando. Attendiamo l'esito dell'istanza, ma abbiamo comunque delle proposte dei privati.

Non teme che una soluzione temporanea alla fine risulti tanto utile da rendere poi difficile il suo smantellamento?

L'apporto sarà positivo. Ma sarà un milione di volte inferiore a quello di un nuovo impianto.

Che pensa dei progetti proposti dalle associazioni civiche per una gestione condivisa?

Il Comune è interessato a ricevere proposte in tal senso. Un rappresentante di queste associazioni ha detto che ci vogliono 800mila euro per rifare tutto, ma ritengo che la cifra necessaria sia ben superiore. Fare un campo di calcio dove c'è una buca di 7 metri richiede un intervento ingegneristico non indifferente, per non farlo poi affondare.

La presidente di una di queste associazioni ci ha detto: Testaccio può essere rapidamente collegato al nuovo Stadio della Roma, non solo dalle rotaie, ma anche perché via fiume in barca ci vorrebbero 15-20 minuti.

Io in questa prima fase non collegherei il nuovo stadio della Roma al Testaccio: sono diversi per iter, stato attuale e storia. Ma ciò che hai detto riguardo al fiume è estremamente importante e io sono tra coloro che credono al futuro del Tevere, sia in ambito sportivo sia trasportistico.

Vista la storia di quel campo, la Roma può essere coinvolta?

Su Campo Testaccio ho avuto contatti con diverse società sportive. Di più non posso dire.

Quindi la Roma è alla pari delle altre, non vanta una sorta di eredità storica?

Io conosco benissimo la storia di Campo Testaccio e so che importanza ha avuto nella storia della Roma. Ma non posso dire di più. Qui parliamo di iter da seguire previsti dalla normativa, quindi non entro nel merito di chi ha più storia o meno.

Ci può spiegare la questione delle chiavi "perse"?

Riguardo molti impianti sportivi abbiamo trovato una situazione confusa. Le chiavi è ovvio che non sono mai state un problema, perché se a casa nostra non troviamo più le chiavi facciamo un altro mazzo oppure forziamo la porta. È stata una boutade creata ad hoc, che nulla toglie o aggiunge.

L'AS Testaccio 68 dice di aver ancora un periodo di concessione. Torneranno a Testaccio o gli proporrete qualcos'altro?

Hanno ancora la concessione, ma non è chiaro per quanto. Non posso ancora fare previsioni.

Per Testaccio spera più in una vocazione popolare di campo di quartiere o in un centro di eccellenza famoso in tutta Italia?

Credo che i due aspetti si possano combinare per ottenere un grande risultato. Un modello misto con il campo sportivo e la scuola calcio, che la mattina si apre al territorio, alle scuole e alle associazioni. Il coinvolgimento del territorio non preclude l'eccellenza nel calcio. Sono modelli già esistenti, replicabili e auspicabili.

Quindi avete ricevuto proposte sotto il profilo dell'eccellenza.

Sì. Sono discussioni preliminari, ma sì. C'è un interesse.

Un'ultima sullo stadio della Roma: stupisce che ci sia una richiesta di vincolo dopo anni che si parla di quell'area.

Premesso che non sono Assessore all'Urbanistica, credo non ci sia nessun complotto contro lo stadio, ma vedere che dal 2012 a oggi compare l'ipotesi di un'apposizione di vincolo sorprende. Ma non mi fa cadere le braccia: credo che sia una questione superabile.

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