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L'Inghilterra sfata il tabù dei rigori contro la Colombia: ai quarti trova la Svezia

La partita tesissima finisce 1-1 dopo i tempi supplementari. Ai rigori sono gli inglesi i primi a sabagliari, ma poi una traversa e una parata di Pickford regalano i quarti

03 Luglio 2018 - 21:42

I tabu esistono per essere sfatati. Lo pensa Southgate e tutta l'Inghilterra che, finalmente, trova la qualificazione ai rigori. Decisivi per la Colombia gli errori di Uribe e Muriel, curiosamente i due calciatori che, subentrando nel corso della partita, avevano contribuito a raddrizzarla. Perché in vantaggio era andata proprio l'Inghilterra, ancora su rigore per un fallo tanto evidente quanto sciocco di Sanchez su Kane. L'ex difensore della Fiorentina ricorderà questi Mondiali come un incubo. Il fallo sull'attaccante inglese, infatti, segue la sciocchezza dopo una manciata di minuti contro il Giappone che lasciò la nazionale di Pekerman in dieci per tutta la partita, condannandola alla sconfitta. Per l'attaccante del Tottenham si tratta del 52esimo gol in stagione, l'undicesimo in Nazionale ma, soprattutto, il sesto in tre gare nel Mondiale.

Sono stati, alla fine, 120 minuti non belli ma combattuti e tirati fino alla fine. Ma troppo nervosi. Forse la provocatoria campagna stampa inglese deve aver minato le certezze dei colombiani, autori di una prova sottotono e decisamente troppo nervosa. Ieri, infatti, il Sun"in prima pagina, ha titolato "Go Kane", un gioco di parole il cui suono in inglese è molto simile alla parola "cocaina", sostanza spesso associata al Paese sudamericano, alle prese con gravi problemi legati al narcotraffico. "Dal momento che i Tre Leoni affrontano la Nazione che ha messo al mondo Shakira, un caffè eccellente e, altre cose...diciamo 'Go Kane'", ha scritto in prima pagina il tabloid britannico. Parole che sono state accolte con rabbia e indignazione in Colombia. Ma la reazione è stata poco lucida e, alla fine, la posta in palio se l'è aggiudicata la squadra che ha saputo gestire meglio i momenti topici della partita.

Un match sostanzialmente brutto, dominato dalla paura di subire lo svantaggio e dai tanti scontri in campo. L'Inghilterra ha fatto la partita, con il suo classico gioco cercando la testa di Kane. La Colombia deve prendersela solo con se stessa perché per gran parte della partita ha pensato a innervosire gli avversari. Solo dal 70esimo ha iniziato a giocare, quando Kane aveva realizzato da circa un quarto d'ora il rigore del vantaggio. Le mosse dell'allenatore argentino Pekerman avevano ridisegnato l'attacco dei Cafeteros, un reparto che orfano di James Rodriguez per l'infortunio rimediato nella partita con il Senegal, ha faticato a trovare l'assetto giusto. L'innesto di Bacca e l'allargamento di Cuadrado, fino ad allora un po' esterno, un po' trequartista e un po' seconda punta, hanno portato la Colombia a sviluppare un gioco non eccezionale, ma almeno logico. Nonostante la contemporanea presenza di tre punte (Falcao, Muriel e Bacca) e dell'esterno juventino. Non fosse stato però per un difensore, la Colombia non sarebbe arrivata ai rigori. A tre minuti dalla fine del recupero, infatti, la terza rete consecutiva di Mina mandava all'aria i piani inglesi. Il numero 13 della Colombia, con il suo terzo gol consecutivo, è entrato nella storia del suo Paese.

Gli uomini di Southgate hanno accusato il colpo, giocando i supplementari con nelle orecchie ancora l'urlo dei tifosi colombiani, in grande maggioranza rispetto agli inglesi. Il gol ha stordito i bianchi d'Inghilterra che, tra l'altro, sono sembrati anche maggiormente in difficoltà dal punto di vista fisico rispetto a Falcao e compagni. Ma alla fine hanno avuto ragione loro e ora si preparano ad affrontare la Svezia nei quarti di finale.

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