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Mondiali 2018, le 8 possibili outsider della fase a gironi

Ecco le otto squadre che potrebbero sorprendere: dall'Egitto di Salah al Marocco di Ziyech, passando per i "Vichinghi" islandesi e i "Leoni della Teranga" senegalesi

14 Giugno 2018 - 09:53

A volte partire da sfavoriti non è necessariamente uno svantaggio nel calcio: basta chiedere alla Corea del Nord del 1966, alla Turchia del 2002 o alla Bulgaria del 1994. Squadre che sembravano destinate a tornare a casa dopo le prime tre partite, e che invece hanno rischiato di arrivare fino in fondo. In vista dei Mondiali di Russia, ecco le otto squadre che, contro i favori di ogni pronostico, potrebbero giocarsi a sorpresa la qualificazione agli ottavi di finale... e poi chissà.

Girone A: Egitto

Con Salah che ha iniziato ad allenarsi in gruppo, i Faraoni si candidano ad essere la mina vagante del raggruppamento che vede presenti i padroni di casa della Russia. Favoriti, insieme all'Uruguay di Suarez e Cavani, per il passaggio del turno. Eppure l'Egitto, che torna alla Coppa del Mondo a 28 anni di distanza dall'ultima volta, sotto la guida di Hector Cuper potrebbe mettere i bastoni tra le ruote alle due avversarie. Per l'Arabia Saudita invece non sembra esserci alcuna speranza, ma mai dire mai...
La stella: Mohamed Salah
L'allenatore: Hector Cuper
I Mondiali già disputati: 2 (1934, 1990)

Girone B: Marocco

In un gruppo che vede Portogallo e Spagna nettamente favorite (ma occhio al caos post-Lopetegui in casa delle Furie Rosse), Iran e Marocco sembrerebbero destinate ad una brevissima gita in terra russa. Ma i Leoni dell'Atlante, allenati dal francese Hervé Renard, hanno stravinto il loro gironcino CAF escludendo anche la ben più quotata Costa d'Avorio senza fatica. Guidati in difesa da Mehdi Benatia e più in avanti da Hakim Ziyech (da tempo nel mirino di Monchi e grande amico di Justin Kluivert), dovranno fare qualcosa di veramente straordinario per mandare a casa uno tra CR7 e Sergio Ramos.
La stella: Hakim Ziyech
L'allenatore: Hervé Renard
I Mondiali già disputati: 4 (1970, 1986, 1994, 1998)

Girone C: Perù

Los Incas non saranno certo quelli dei tempi d'oro di Cubillas e Chumpitaz, ma mancano dal massimo trofeo calcistico dal lontano 1982 e vorranno di certo fare bella figura. Allenati da un argentino, Ricardo Garreca, hanno recuperato in extremis l'attaccante del Flamengo Josè Paolo Guerrero, su cui si era abbattuta la ghigliottina della squalifica per doping: il miglior marcatore nella storia dei Rojiblancos, però, non avrà vita facile contro le difese di Francia e Danimarca. Ma un risultato positivo contro una delle due europee e un successo contro l'Australia potrebbero cambiare le carte in tavola. Arrivati quinti a due punti dall'Argentina in CONMEBOL, sono passati per lo spareggio intercontinentale e hanno battuto la Nuova Zelanda (0-0 e 2-0).
La stella: Josè Paolo Guerrero
L'allenatore: Ricardo Garreca
I mondiali già disputati: 4 (1930, 1970, 1978, 1982)

Girone D: Islanda

Dopo l'exploit di Euro 2016 (eliminati ai quarti di finale dalla Francia), i Vichinghi sono pronti a fare il loro esordio assoluto in un Mondiale. Il compito è arduo, dato che si trovano Argentina e Croazia nello stesso gruppo, ma già nelle qualificazioni hanno mandato agli spareggi Modric e compagni. Al ritmo dell'ormai celebre "Geyser Sound", esordiranno sabato 16 contro l'Albiceleste di Messi. Ma occhio, perché la quarta del girone è la Nigeria, una squadra da non sottovalutare. Guidati dall'attaccante dell'Augsburg Finnbogason e dal centrocampista Gylfi Sigurdsson (in forza all'Everton), gli islandesi si preparano ad un'altra impresa: tutti dietro e ripartenze veloci, come due anni fa. Fargli gol, del resto, non sarà facile.
La stella: Gylfi Sigurdsson
L'allenatore: Heimir Hallgrimsson
I Mondiali già disputati: 0 (prima partecipazione)

Girone E: Costa Rica

Il girone CONCACAF in cui si trovavano i ragazzi di Oscar Ramirez non era certo proibitivo (Panama, Giamaica e Haiti), ma i Ticos sono stati forse la più grande rivelazione dello scorso Mondiale, quando si arresero soltanto ai calci di rigore contro l'Olanda nei quarti di finale. Nel gruppo E c'è il Brasile a farla da padrone, e Serbia e Svizzera a giocarsi il secondo posto. In teoria... Perché se le due europee dovessero levarsi punti a vicenda, Bryan Ruiz (l'uomo che giustiziò l'Italia nel 2014) e compagni potrebbero trarne vantaggio. Come dice il proverbio: tra i due litiganti...
La stella: Keylor Navas
L'allenatore: Oscar Ramirez
I Mondiali già disputati: 4 (1990, 2002, 2006, 2014)

Girone F: Messico

La Germania campione in carica non ha troppi grattacapi e sembra destinata alla leadership nel girone. La Svezia la conosciamo bene, dato che ai playoff ha eliminato l'Italia. Tra loro, il Messico del decano Rafa Marquez (145 presenze con la Tricolor) allenati dal colombiano Juan Carlos Osorio, che può ambire al secondo posto. Se riusciranno a sorprendere i tedeschi nella gara d'esordio, tutto può succedere. Anche perché la Corea del Sud non è di certo quella del 2002. Guidati dagli "americani" Giovani Dos Santos e Carlos Vela (entrambi in MLS), i messicani sognano di poter replicare il loro miglior risultato di sempre in un Mondiale: i quarti di finale raggiunti in casa nel 1970.
La stella: Javier "Chicharito" Hernandez
L'allenatore: Juan Carlos Osorio
I Mondiali già disputati: 15 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1978, 1986, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014)

Girone G: Tunisia

Con Belgio e Inghilterra non c'è storia, diciamolo. Ma se all'esordio la Tunisia dovesse sorprendere i Diavoli Rossi, magari con un pareggio, allora tutto cambierebbe: perché Panama sembra essere una cenerentola, e le Aquile di Cartagine hanno dimostrato di essere una squadra solida, anche se forse orfana di una vera e propria stella che possa trascinarle. In panchina c'è Nabil Maaloul, capace di riportare la Tunisia a un Mondiale a dodici anni dall'ultima partecipazione. Più che un'impresa, servirà un miracolo vero e proprio, ma la palla è rotonda...
La stella: Wahby Khazri
L'allenatore: Nabil Maaloul
I Mondiali già disputati: 4 (1978, 1998, 2002, 2006)

Girone H: Senegal

Nel loro unico precedente in Coppa del Mondo, i Leoni della Teranga fecero qualcosa di storico, battendo all'esordio la Francia campione del mondo e raggiungendo i quarti di finale. Poi più nulla. A riportare il Senegal ad un Mondiale ha pensato il Ct Aliou Cissé, ex calciatore con un passato nel Psg: la gara inaugurale contro il Giappone di domenica 24 è determinante per Mané e compagni, che sperano in un pari tra Colombia e Polonia, le principali indiziate per raggiungere gli ottavi di finale. La squadra africana, in fondo, non manca di individualità interessanti: forse non basterà, ma nel 2002 eliminarono Francia e Uruguay, quindi guai a sottovalutarli.
La stella: Sadio Mané
L'allenatore: Aliou Cissé
I Mondiali già disputati: 1 (2002)

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